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Scarica Beautiflow al link: http://www.mediafire.com/file/cy168l3... Titolo: Ti Sei Mai Chiesta Artista: Street Orday Album: Beautiflow Graphic: Euphemic Rec, mix e master: The Genius Studio (Giammarco Street) Segui Street Orday su: / streetorday Testo: Strofa 1: Cos’è l’amore? Non so scriverlo, fammi lo spelling, sei passata dal mandarmi baci al lanciarmi i coltelli, scusa ma sono il tipo che tipo salta la fila con la felpa Fila e se sente la volante che si avvicina se la fila. Tutto questo casino baby lo pago caro, se stiamo insieme sto zitto perchè non parlo chiaro. Cosa sono le certezze? Ho preso schiaffi più sinceri di molte carezze. Volevo allenarmi, ma poi sono finito a bere, sono più i bar che le palestre dentro a questo quartiere, mi confido meno con gli amici che con sto bicchiere, ma ti prometto che smetto una di queste sere. Tratto il mio corpo come fosse un auto nel senso che tra sei anni lo cambio e ricomincio da un altro e tratto gli altri come se non capissero di che parlo quando canto tanto tra sei anni li guardo dall’alto. Rit: Si siamo strani, siamo complessi come i numeri, tu non sorridi mai come se anche oggi fosse lunedì, pertanto resto in dipendenza dai tuoi sguardi, sei la più bella anche senza truccarti o senza Trussardi. Ti sei mai chiesta come ho fatto? Non lo sai. Ti sei mai chiesta cosa ho fatto? Neanche mai. Sono ormai anni che combatto, tu pensi io sia matto, baby lo sento al tatto. (x2) Strofa 2: Sento al tatto che la mia presenza è assente e tu ci stai male perchè tu, tu ti innamori sempre. Come fai a stare accanto a un insoddisfatto che pensa solo all’alcol, ai pezzi e vedi a nient’altro e giuro che amavo il tuo profumo, ma l’ho cambiato con le storie del quartiere e la puzza di fumo. Più grammi in tasca che in petto, più drammi in testa che effetto, non so amarti so solo portarti a letto. Tu che sei perfetta tanto che qui mi strangoli, ma prima di farlo ti prego, salvami, calmami. Scavami a fondo come se il cuore ne fosse il reperto e lasciami il petto aperto e che gli occhi tuoi siano il referto e se rinasco di certo non alzi i calici anche se ripenso a quando abbiamo mischiato gli aliti e tu non mi hai detto dove abiti, gli scheletri dentro all’armadio qui ci sistemano gli abiti. Rit: Si siamo strani, siamo complessi come i numeri, tu non sorridi mai come se anche oggi fosse lunedì, pertanto resto in dipendenza dai tuoi sguardi, sei la più bella anche senza truccarti o senza Trussardi. Ti sei mai chiesta come ho fatto? Non lo sai. Ti sei mai chiesta cosa ho fatto? Neanche mai. Sono ormai anni che combatto, tu pensi io sia matto, baby lo sento al tatto. (x2)